I professionisti web periodicamente fanno rimbalzare la notizia secondo la quale i famosi link in entrata verso un sito web non sarebbero più determinanti ai fini di un buon posizionamento su Google. In realtà, le cose stanno diversamente. Agli occhi di Big G, infatti, i link in entrata hanno ancora una grande importanza, classificabile in tre maxi categorie:

  1. Affidabilità del sito. Quando un sito ottiene link in entrata che arrivano da domini autorevoli, i link in questione sono considerati sicuramente in modo positivo da Google;
  2. Bassa qualità del sito. Quando un sito web ottiene link in entrata ‘spammosi’, sicuramente il motore di ricerca finirà con l’attribuire al sito in questione un valore negativo;
  3. Tentativo di frode. Quando un sito web ottiene improvvisamente molti link, magari tutti puntati con una specifica anchor text, si rischia di insospettire il motore di ricerca che potrebbe applicare una penalizzazione proprio perché c’è in atto un tentativo di falsificare i risultati delle serp.

Senza dubbio, uno degli elementi che più di tutti determina il valore di un sito web ha a che fare con la pertinenza dei link in entrata: se un dominio riceve link di buona qualità, pertinenti rispetto al proprio ‘topic’, sicuramente il motore di ricerca considererà come elevata la qualità del sito in questione. Oggi, sicuramente una delle metriche più importanti da considerare nell’analisi di un link in entrata riguarda l’autorità del dominio, a cui segue conseguentemente quella della pagina.

Che cos’è l’anchor text?

Chi bazzica in materia di SEO, conosce molto bene l’importanza dell’anchor text, ossia del testo che fa da ancora al link in uscita. Per esempio, se si punta un link con anchor text ‘ moda donna’, è plausibile che la landing page verso cui punta quell’ancora parli appunto di ‘moda donna’. E’ evidente, quindi, che un sito web che ottiene link con una specifica anchor text si posizionerà meglio proprio per quella particolare keyword; anche se, è bene sapere che non bisogna esagerare altrimenti si rischia di ottenere l’effetto contrario a quello desiderato.

Il page rank è importante?

Quelli che dicono che il pagerank non ha più alcun significato e valore ai fini del posizionamento sono diventati davvero moltissimi. In realtà l’efficacia del PageRank è più valida che mai. Il meccanismo di funzionamento del pagerank ai fini di un link in uscita è molto semplice da capire. Se ad esempio si crea un backlink dalla categoria ‘politica’ del Corriere.it, il pagerank di quella specifica categoria viene trasferito – in una certa percentuale – nella pagina del sito internet che riceve il link in entrata dal corriere.it

Naturalmente se il valore del pagheranno del dominio di partenza è elevato, il link in entrata trasferita un valore elevato in termini di Page Rank al dominio che riceve il link.

Non tutto quello che viene pubblicato in merito all’efficacia dei backlink, tuttavia, deve essere considerato mendace. Alcune verità circa l’inefficacia dei link ci sono e riguardano casi molto particolari. Vediamo quali sono:

  • I link inseriti nel footer, ad esempio, sembra che abbiano scarso valore agli occhi del motore di ricerca,
  • i link inseriti all’interno di banner pubblicitari pure non sono ben visti ai fini del posizionamento;
  • I link non tematici. Un link che parte da un sito con un certo ‘topic’ e punta verso un sito con un ‘topi’ differente, sicuramente può essere considerato negativo nel lungo periodo.

I backlink sicuramente efficaci invece sono quelli scritti nella parte html del codice e naturalmente quelli tematici.

E’ assai probabile che non tutti i miei lettori abbiano seguito ‘alla lettera’ il mio ragionamento messo per iscritto. Niente paura! Anche se stiamo affrontando questioni semplici, tutti possono venire a capo di qualche problema e trovare in questo post un po’ di risposte. Come fate, in definitiva, a capire se un link è pertinente ed efficace per il posizionamento su Google del vostro sito web? E semplice: domandate effettivamente quanti potenziali visitatori il link potrebbe portare al vostro sito web.

Questo significa che l’efficacia di un backlink non si fonda su una regola scritta (del resto anche i tecnici di Google cercano di capire quotidianamente i criteri di valutazione dei link in entrata di un sito). Questo significa che da un lato è possibile ottenere un buon posizionamento mediante link ‘forti’, e considerati tali sulla base di specifiche metriche tecniche; dall’altro è possibile ottenere un buon posizionamento con link in entrata tematici e con contenuti di buona qualità.

In conclusione, quando si organizza un lavoro di backbuilding è bene tenere in considerazione questi punti:

  • E’ fondamentale inserire link con anchor text all’interno di link di contenuti di buona qualità. Questo vale sia per i link esterni che puntano verso il sito che per i link interni.
  • E’ importante equilibrare i link in entrata tra link con anchor text mirato e link con anchor generico del tipo www.nomedominio.it;
  • E’ importante ottenere link da siti autorevoli e pertinenti – da un punto di vista tematico – rispetto a quello che si sta linkando;
  • Non sovraottimizzare sia i link che i contenuti. La ripetizione fino alla noia di una parola chiave, che sia all’interno di un sito che all’interno di un contenuto che linka un determinato sito, non è mai una pratica seo efficace.
  • Più un link è naturale meglio è. Sarebbe opportuno scrivere un contenuto interessante e posizionare il link verso il sito in una posizione che sia favorevole per il lettore ai fini del clik;
  • Evitate come la morte lo scambio di link e la pubblicazione di link all’interno di contenuti di bassa qualità.

Del resto Matt Cutts in tempi non sospetti ha affermato:

L’obiettivo non è che i tuoi link sembrino naturali. L’obiettivo è che i tuoi link siano naturali.