Come indicizzare un sito internet

Come indicizzare un sito internet

Parlare di visibilità di un sito, quindi, significa prendere in causa l’ottimizzazione dei motori di ricerca, ovvero la tecnica SEO, che comprende tutte quelle competenze attraverso le quali un sito è in grado di scalare le posizioni in Google e in altri motori di ricerca. Google stila la sua “classifica” di indirizzi internet basandosi su diversi fattori.
Tra questi, i due principali sono la densità di parole chiave contenute all’interno delle pagine web e il numero di link che rimandano al sito stesso, tecnicamente backlinks. Quindi, un professionista SEO lavora, tra le altre cose, su questi due punti; se l’agenzia è affidabile, questa attività rispetta le regole di Google, operando con correttezza.

SEO solo da professionisti

Il problema risiede proprio nella correttezza dell’operatore cui ci si affida. Per racimolare clienti, esistono agenzie promettono grandi numeri in pochissimo tempo; non sono pochi, infatti, coloro che assicurano al cliente di ottenere con il proprio sito web la prima posizione nella prima pagina dei principali motori di ricerca, in tempi brevissimi. Un buon lavoro di SEO permette di risalire le posizioni in Google, ma è impossibile che questo accada in pochi giorni e neanche in poche settimane.

Inoltre, quando si cerca un’agenzia o un professionista SEO per lanciare il proprio sito sui motori di ricerca, diffidare delle soluzioni low cost che promettono risultati da capogiro, in breve tempo. I servizi web sono prodotti come tanti altri, pertanto spendendo poco si ottiene poco, soprattutto in termini di qualità – e quindi di visibilità. A differenza di quanto accade per altri prodotti, spesso chi acquista servizi internet sa davvero poco su come funziona la rete e perciò può cadere facilmente nella trappola di webmaster, esperti SEO e web agency senza scrupoli. Il caso più eclatante dei scalatori low cost in Google è quello che riguarda le agenzie indiane, specializzate nella vendita di pacchetti da mille/duemila link.

La promessa, com’è facile immaginare, è quella di condurre il sito direttamente tra le prime pagine di Google, in tempi record, a costi stracciati e con parole chiave ad altissima concorrenza. Seppure tanti, questi link sono di bassa qualità e contengono tutti la stessa anchor, ovvero la stessa parola che rimanda migliaia di volte ad una stessa pagina del sito. In un primo momento, l’effetto di queste pratiche scellerate SEO è davvero molto efficace: i siti effettivamente acquistano in tempi rapidissimi molte posizioni; al primo aggiornamento del motore di ricerca, però, questo modus operandi porta il sito a perdere posizioni.

Infine, quando Google aggiorna i suoi algoritmi per il posizionamento, il sito web supportato da link di bassa qualità crolla definitivamente fino a sparire del tutto. Ciò che avviene con i pacchetti di link messi in vendita dalle società indiane è solo un esempio dell’uso scorretto delle tecniche SEO.

Pericolo black SEO

Sono numerose le tecniche di black SEO che comportano quasi sempre la stessa conseguenza: il sito web sparisce dalle prime pagine dei motori di ricerca dopo qualche mese, per poi finire in 100ma pagina dopo un anno. Non arrivare nelle prime posizioni di Google, di fatto, significa sparire dai motori di ricerca, perché è accertato che gli utenti non sfogliano più di due o tre pagine di risultati.

Precipitare nel posizionamento di Google è la conseguenza più probabile, ma non è l’unico danno che può verificarsi. Se Google si accorge della presenza di tecniche scorrette, può arrivare a bannare il sito, ovvero, eliminare il dominio dal proprio indice. In gergo, questo modo scorretto di procedere viene chiamato “cappello nero”, mentre le tecniche ammesse sono raggruppate sotto il nome di “cappello bianco”. Nel cappello nero rientrano diverse scappatoie, più o meno, efficaci.

La più inefficace consiste nel farcire i testi del sito con tantissime parole chiave; Google riconosce facilmente questa tecnica, ormai quasi del tutto abbandonata. Un escamotage simile prevede la realizzazione di una pagina di ingresso fittizia, ma ben ottimizzata, che rimanda al sito vero e proprio; questa door page contiene la giusta densità di parole chiave per risalire le posizioni dei motori di ricerca.

Oppure, alcuni furbetti del SEO creano delle pagine, nel sito o fuori, piene di parole chiave diverse, in modo da comparire in svariate ricerche, anche se non sono attinenti al contenuto del portale promosso. Domini “ombra”, falsi motori di ricerca e pagine di rimando sono alcuni degli strumenti in mano a SEO senza scrupoli, strumenti che non si rivelano nemmeno tanto efficaci, almeno non nel lungo termine. Tra le scorrettezze che si possono compiere, una delle peggiori è l’acquisto di pacchetti di link, metodo vietato dalle stesse regole di Google.

Crearsi una reputazione con i link di rimando al proprio sito è del tutto legittimo, ma comprare migliaia di link e pubblicarli in una volta sola, come accade con le agenzie indiane, è profondamente scorretto e Google stesso condanna questo comportamento.

Dunque, il fulcro della questione è affidarsi ad agenzie serie, come molte di quelle europee. Se da una parte, gli specialisti SEO seri e affidabili costano di più; dall’altra, l’investimento di denaro non rischia di andare a vuoto. Elevati risultati di traffico a un costo basso non sono altro che specchietti per le allodole; soprattutto per scarsa competenza nel settore, molti clienti si lasciano ammaliare da queste grandi promesse.

L’avere tutto e subito, senza fare fatica, è un ghiotto boccone per chiunque, ma comportarsi in modo scorretto non ripaga mai. Diffidare, dunque, da chi promette numeri stellari in breve tempo; riuscire a posizionarsi bene su Google richiede tempo e impegno. Non solo, buoni risultati si ottengono solo se ci si affida a tecnici esperti e ben formati, che hanno alle spalle anni di esperienza. Tutto ciò si traduce in un maggiore esborso di denaro per il cliente, rispetto ai prezzi competitivi dei SEO scorretti, ma quello che si paga in più va a compensare l’efficacia del lavoro svolto.

Affidarsi a un’agenzia seria significa garantire al proprio sito una visibilità costante, magari più lenta e graduale, ma al sicuro da crolli o, nel peggiore dei casi, dalla completa eliminazione dall’indice di ricerca di Google. Forti di tutte queste nozioni in merito, ci si può relazionare con web agency e tecnici SEO con una maggiore consapevolezza, a tutto vantaggio del successo del proprio sito e della propria azienda.

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